PERUGIA – Il passo in avanti che l´endurance è destinato a compiere per effetto della decisione del Coni sottoporre la normativa antidoping per gli atleti a un unico regolamento è tangibile. Il regolamento che recepisce e applica per intero le disposizioni internazionali stabilite dalla Wada, l´agenzia mondiale antidoping, è valido per tutte le federazioni e le rispettive discipline. Il passo in avanti garantito all´endurance è rappresentato dal fatto che “oggetti” di attenzione diventano a pieno titolo anche gli atleti, i cavalieri, in uno sport che per ciò che riguarda l´antidoping aveva vissuto la propria esperienza con attenzioni prevalentemente rivolte ai cavalli. L´uno e l´altro, proprio perché l´endurance vive per l´impegno che viene profuso da un binomio, è quanto di meglio possa esserci affinché sia affermata la cultura della lealtà sportiva alla sua massima espressione. L´attenzione che il Coni ha voluto comunicare è tale da scoraggiare anche eventuali “furbi”, che piuttosto di vivere la propria esperienza sportiva come il frutto di allenamenti specifici anche sul piano della preparazione fisica potrebbero pensare di ovviare con “aiuti” vietati. Concepita così, è una filosofia nella quale l´Umbria Endurance Equestrian Team si riconosce senza esitazione di alcun genere visto che è da diversi anni che i suoi cavalieri concepiscono l´allenamento seguendo il doppio filone del lavoro sul cavallo e sul proprio fisico.