PERUGIA – La centralità del cavallo è quanto di più importante potesse essere sancito nel corso dell’incontro informale voluto dal presidente Fise, Cesare Croce, nell’ambito dell’attività del Gruppo 1 della FEI. All’assemblea, che si è svolta l’altro ieri a Roma, hanno preso parte presidenti e delegati delle 26 nazioni europee che compongono il Gruppo 1, tutti impegnati nel mettere a punto strategie di lotta al doping. Il punto fermo messo da un evento del genere, del quale si è occupata anche la Gazzetta dello Sport con un articolo pubblicato nell’edizione odierna, è un grande passo avanti per combattere in maniera tangibile la piaga del doping, alla quale anche il nostro sport non riesce a sottrarsi. E’ proprio per questo che UEET si riconosce senza titubanze di alcun genere nei temi che sono stati sviluppati nel corso del meeting. Solo attraverso l’intensificazione dei controlli, anche a sorpresa nelle singole scuderie, e la promozione di una cultura che metta davvero al primo posto il cavallo sarà possibile conquistare vittorie veramente meritate. La differenziazione per discipline, su questo versante, non ha alcuna ragione di esistere per cui è giusto che l’impegno federale si rivolga a tutte le specialità in modo tale da evitare carriere-lampo e uscite di scena altrettanto repentine, o medie talmente alte da non avere nulla da spartire con l’endurance. I 650 controlli effettuati nel 2005, come ha riferito lo stesso presidente Croce, sono passati a un migliaio nel 2006. Sentirsi appagati o abbassare la guardia sarebbe l’errore più grande, tanto più perché la grande massa di praticanti vuole e pretende uno sport pulito e in linea con quelli che sono gli elementi fondanti del rapporto fra uomo e cavallo.