PERUGIA – Quello che sta vivendo l’Umbria Endurance Equestrian Team è un finale di stagione importante anche secondo Paolo Ponzo, il preparatore e veterinario della squadra che ha fatto il proprio esordio ufficiale proprio in occasione del Trofeo Unire Giovani Cavalli di metà novembre.
Importante e positivo – commenta Paolo – perché siamo tornati da Punta Ala con la prova provata di avere a disposizione un lotto di cavalli di grande prospettiva, che va a potenziare ulteriormente una scuderia già ricca di soggetti affidabili. Nove cavalli all’arrivo su undici al via, i primi posti nella 30 e nella 60, l’ottima prestazione di squadra nella 90 e la best condition nella 30 rappresentano dei dati di fatto. Il tutto, fra l’altro, senza che nessuno debba sorprendersi per l’affermazione che il bilancio avrebbe potuto essere anche più ricco se nella gara sui 90 chilometri fosse andato tutto come doveva andare. I nostri cavalli hanno viaggiato ad una media importante, 20 km/h, e se anche alla fine sono leggermente mancati è innegabile che fossero i migliori in assoluto in quanto a capacità di rientrare”.
L’entusiasmo col quale Paolo parla della trasferta di Punta Ala e del futuro dell’Umbria Endurance Equestrian Team deriva dai segnali fortissimi che ha ricevuto da tutti i cavalli presenti in Toscana. “Oscar ha vinto e dimostrato di essere un soggetto di livello – commenta Paolo – mentre Dinarr si è messo in grandissima evidenza al suo primo impegno importante. Ma dico anche Coxito e Revenje”.
Le basi per un’altra stagione ad alto livello sono state dunque poste. Di questo ne è convinto anche Ponzo, ma non solo. Qui non è questione di prospettive su base annuale – confessa il preparatore dell’Umbria Endurance Equestrian Team – perché quello che si sta portando avanti a Perugia è un progetto di larghissimo respiro, che fa essere la squadra semmpe protagonista nel presente e costantemente in prima fila in fatto di futuro. Il segreto? Osservando il team dal di fuori avevo fatto delle ipotesi, che ho visto confermate vivendo direttamente queste bellissima esperienza. Di segreti in realtà non ce ne sono perchè alla base di tutto c’è una grande organizzazione ed una precisa distribuzione di ruoli. A questo livello viaggiano solo alcuine delle scuderie di vertice nel mondo del galoppo. E per chi, come me, di questa passione ne fa un lavoro, è il massimo: lavorare con cavalli di rango e in un team di alto livello penso che sia il desiderio di tutti.