PERUGIA – Un record niente male, in fatto di curiosità e di stakanovismo sportivo, quello stabilito la scorsa settimana da Gianluca Laliscia. Il capitano dell’Umbria Endurance Equestrian Team ha percorso 230 chilometri di gara nel giro di pochi giorni in due continenti diversi. Giovedì a Dubai per la terza prova della Triple Crown, domenica mattina a Lerchi di Città di Castello, Gianluca ha centrato due ottimi risultati e fatto il “pieno” in fatto di soddisfazioni anche in fatto di cavalli portati in gara.
Nel deserto di Dubai, dopo 140 chilometri, ha tagliato il traguardo in nona posizione insieme a Shock, un cavallo scoperto proprio dall’Ueet e da diversi mesi in allenamento nelle scuderie dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, capace di risultare il migliore dei soggetti presentati al via dal grande mecenate dell’endurance mondiale. Giusto il tempo di fare i bagagli, riprednere l’aereo e smaltire gli effetti del fuso orario, che era già tempo di risalire in sella, anche qui per una gara che ha confermato quanto sia di alta qualità il lavoro di preparazione nel quale tutti gli uomini della scuderia si stanno producendo per potare in corsa soggetti sempre al top. Nella 90 chilometri che si è corsa a Lerchi, infatti, Laliscia è arrivato terzo in sella a Coxito, che ha sbaragliato il campo al momento in cui c’è stato da competere per il premio Best Condition.