Emanuele Chiodi sul trezo gradino del podio della prova young riders del FEI Garda Ambassador Endurance Master Open VALEGGIO SUIL MINCIO – Il sipario calato domenica sera su Garda Endurance Lifestyle e sull´entusiasmo con cui i suoi protagonisti avevano vissuto le gare oggi è listato a lutto. Omaggio doveroso, il nostro, a Emanuele Chiodi, ai suoi 18 anni e a una vita che non c´è più. Il giovane cavaliere di Brugherio, che non più tardi di domenica era salito sul podio della gara riservata agli young riders, ha perso la vita martedì sera insieme alla sorellina Angelica, 13 anni. Fatale lo scontro fra l´utilitaria che stava guidando di ritorno dal maneggio verso casa e un´autocisterna sulla provinciale Monza-Melzo. Per cause ancora in corso di accertamento, poco dopo le 21, l´Opel Corsa condotta da Emanuele avrebbe compiuto un tragico salto di corsia, finendo contro l´autoarticolato. Vogliamo ricordare Emanuele con il timido sorriso con cui domenica mattina era salito sul podio per la premiazione, a raccogliere il meritato tributo di applausi per aver completato una gara difficile, che l´aveva segnalato ancora una volta come una delle promesse dell´endurance italiano. In sella ad Excalibur era stato protagonista di una gara in rimonta, chiudendo alle spalle del vincitore Dario Fondi e di Mara Feola, segnalandosi per l´attenzione e la maturità con cui aveva gestito il suo purosangue. Proprio da lui era andato martedì pomeriggio, per condividere ancora il gusto di quel grande risultato. E proprio con lui, di sicuro, ha fatto progetti e sognato a occhi aperti prima che un destino crudele mettesse la parola “fine” a due vite, la sua e quella di Angelica, troppo belle e piene di futuro per essere spezzate. Sistemaeventi.it, Garda Pro e tutti coloro che hanno applaudito Emanuele non più tardi di pochi giorni fa vogliono manifestare i sensi del proprio affetto e della propria solidarietà alla famiglia Chiodi.