L´ENDURANCE GALOPPA VERSO LONDRA

La presidente Fei, haya bin Al Hussein di Giordania, insieme al presidente del Cio, Jacques RoggePERUGIA – Quelli che echeggiano da Penchino sono naturalmente dei rumors, ma per il fatto di prodursi ed essere ascoltati ai piani alti del Comitato olimpico internazionale portano con sé un grado di attendibilità senz´altro maggiore. Ebbene, sono in aumento, in forte aumento le probabilità che l´endurance varchi il soglio olimpico – naturalmente con lo status sport dimostrativo – in occasione delle prossima rassegna a cinque cerchi, in programma fra quattro anni a Londra. L´Inghilterra, paese di antiche e radicate tradizioni equestri, potrebbe essere dunque teatro di una svolta epocale per il nostro sport. In questo senso, depongono il costante lavoro nel quale è impegnata la presidente della Fei, Haya bint Al Hussein di Giordania, e il progressivo radicamento in un crescente numero di paesi dell´endurance equestre. Alla luce di questa eventualità, tanto più legittima e accreditabile quanto più forte è il legame con il cavallo dell´Inghilterra e delle nazioni che vi fanno riferimento, non è da escludere nei prossimi anni un´attenzione particolare del Cio nei confronti dell´endurance e di tutto ciò che rappresenta. Sorvegliati speciali, da questo punto di vista, i prossimi grandi eventi a cominciare dai Mondiali che si svolgeranno in Malesia fra pochi mesi, per finire ai World Equestrian Games di Lexington (Kenticky, Usa, 25 settembre-9 ottobre 2010), passando naturalmente per gli Europei open del prossimo anno ad Assisi. Queste tre grandi manifestazioni potrebbero dunque ospitare degli osservatori del Cio, intenzionati a toccare con mano e a verificare la reale forza del movimento e la sua diffusione a livello mondiale. Oltre ai rumors sull´asse Pechino-Hong Kong (le gare olimpiche delle discipline equestri non si sono svolte nella capitale cinese, ma nelle popolosa metropoli dell´isola del mare cinese), un ulteriore elemento da tener presente a supporto dell´eventualità che l´endurance sia sport dimostrativo alle Olimpiadi di Londra 2012 è un ulteriore rilancio che la disciplina sta conoscendo, in termini di interesse, a livello mondiale; prova ne sia il ritorno in sella con decisione di Sheikh Mohammed bin Rashind Al Maktoum (nella foto a destra), il più grande “motore” dell´endurance da quindici anni a questa parte.

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