PERUGIA – Si è conclusa stamani intorno alle 13 l’Operazione Compiègne, la trasferta che l’Umbria Endurance Equestrian Team ha effettuato in occasione della seconda edizione del Campionato mondiale giovani cavalli. Bantu de Zamaglia, Bet Shean e Birboncella sono rientrati alla base di Sant’Andrea delle Fratte in ottime condizioni, a degno coronamento di una presenza in terra di Francia che l’Ueet può a tutti gli effetti considerare estremamente positiva.
Motivi di soddisfazione ne esistono e non soltanto sul piano sportivo, per il quale ci sono comunque da annoverare i ragguardevolei obiettivi centrati di tre cavalli arrivati (Bet Shean nona, Bantu de Zamaglia 14esimo e Birboncella 19esimo) su altrettanti iscritti e dei primi due italiani giunti al traguardo. Particolare non secondario è il fatto che tutti e tre i soggetti dell’Umbria Endurance Equestrian Team presenti a Compiègne, dove potevano gareggiare cavalli di 7 e 8 anni, hanno 7 anni e quindi la possibilità di mettere ulteriormente a frutto l’anno prossimo l’esperienza maturata sabato scorso.
Su tutti, si è fatta apprezzare Bet Shean che ha interpretato con la solita affidabilità una gara in crescendo: nell’ultimo giro è stata anche un po’ sacrificata per affiancare Bantu de Zamaglia e dargli una mano a rientrare sul gruppo dei migliori, altrimenti avrebbe chiuso la prova almeno tre posizioni avanti. Ciò che conta è che abbia dimostrato di essere un soggetto con tutte le carte in regola per maturare e affermarsi. Primi cento chilometri di grande spessore anche per Bantu de Zamaglia, che secondo la strategia messa a punto dallo staff tecnico ha cercato di fare una gara di testa sin dai primi chilometri con l’obiettivo di vincere.
Al fianco dei bilanci sportivi è il caso di considerare anche la soddisfazione per l’aver preso parte ad una manifestazione, il Campionato del mondo per giovani cavalli, che è già diventata un punto di riferimento esclusivo per gli addetti ai lavori del mondo dell’endurance e che ha visto protagonista non solo l’Umbria Endurance Equestrian Team, ma anche la squadra di Gino Origgi con i binomi composti da Angela Origgi e Jasmineh e da Massimo Nova e Saba ibn Murad. Fra Ueet e team La Bosana, le due realtà più importanti dell’endurance italiano, c’è stata anche la possibilità di collaborare durante lunghi tratti della corsa e provvedere a un saggio chiarimento dopo le incomprensioni del passato.