DUBAI (EMIRATI ARABI UNITI) – Stentano a placarsi gli echi della clamorosa decisione con la quale sabato sera si sono chiusi i Campionati mondiali di endurance. L’esclusione dalla cerimonia di premiazione di Sheikh Hazza bin Sultan Al Nahyan, il cavaliere degli Emirati Arabi Uniti che in sella ad Hachim aveva tagliato per primo il traguardo della gara individuale, continua a far molto discutere e gli stessi mezzi d’informazione continuano ad occuparsi in maniera forte della vicenda. Sul gradino più alto del podio, per effetto della decisione assunta dal Comitato organizzatore, è salita così la francese Barbara Lissarrague; secondo è finito Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum e al terzo posto è stato classificato l’ex quarto Sheikh Hazza bin Zayed Al Nahyan.
Il fatto che la classifica sia stata riscritta per effetto di un controllo antidoping, al quale Hachim sarebbe risultato positivo, ha fatto sì che la Fei avviasse la propria procedura. Le medaglie della gara individuale sono state ritirate e, in attesa delle controanalisi che verranno effettuate nel laboratorio di Losanna, la classifica ufficiale è stata per così dire “congelata”, messa in stand by. La consegna ufficiale da parte della Federazione internazionale avverrà dunque non appena sarà stato effettuato anche il secondo controllo sui campioni prelevati sul cavallo di Sheikh Hazza bin Sultan Al Nahyan al termine della gara.
Niente e nessuno, invece, ha inficiato o messo in discussione i risultati della gara a squadre, per la quale ogni giorno che passa la Nazionale italiana vede accresciuti i propri meriti e la bontà del proprio lavoro.