CONCLUSA L’OPERAZIONE NEWMARKET

PERUGIA – Dopo 9 giorni, 10 ore e 19 minuti, alle 16,19 di oggi si è conclusa l’Operazione Newmarket.
Alessandro Cocciuti e Giovanni DI Battista a bordo del pick-up, Jamil Bello e Jonnhi Stecchino sul trailer, hanno varcato il cancello dell’Umbria Endurance Equestrian Team a Sant’Andrea delle Fratte. In un “baule” tanto grande quanto prezioso, insieme ai cavalieri Gianluca Laliscia e Carlo Di Battista, al direttore generale Andrea Boncio e al responsabile della mascalcìa Roberto Minnucci, dall’Inghilterra hanno portato una soddisfazione e risultati di assoluto rilievo. Il CEIO**** di Coppa delle Nazioni ha consacrato definitivamente L’Umbria Endurance Equestrian Team a livello mondiale anche sulle gare di 160 chilometri.
Motivi per essere soddisfatti, insomma, ce ne sono a bizeffe, a cominciare dai dati rilevati alla partenza da Newmarket e all’arrivo a Perugia: le condizioni di Jamil e Jonnhy sono eccellenti per ognuno dei parametri enzimatici ed entrambi i cavalli non hanno denotato alcun problema di ordine ortopedico. Il tutto, ed è anche questo uno dei riscontri importanti dell’Operazione Newmarket, a fronte di una gara con avversari di media-alta qualità su un percorso tecnicamente impegnativo, seppur non caratterizzato da una forte altimetria.
Le luci della ribalta hanno finito con l’accendersi su Jonnhi Stecchino per la confermata alta affidabilità a medie e in gare importanti e su Jamil Bello per quella che senza tema di smentita può essere giudicata come una prestazione di alto spessore tecnico. Il castrone arabo di 9 anni di proprietà di Sara Cecchetti e della società Le Corse ha guadagnato gli apprezzamenti unanimi degli addetti ai lavori non solo per l’ottavo posto in sé, quanto piuttosto per la qualità della prova che ha saputo offrire. Valgano per tutti il 15,49 di media totale, il 18,62 (in linea con quella del vincitore Hamdan bin Mohammed Al Maktoum su Falene de la Drome) nell’ultimo giro da 23 chilometri e la media da applausi in fatto di recuperi all’ingresso in visita, soltanto 2’29”, con un andamento da vero fuoriclasse: 1’58” dopo la prima tornata, 54″ dopo la seconda, 1’58” dopo la terza, 1’16” dopo la quarta, 1’13” dopo la quinta e un meritato quanto sereno 7’37” alla visita finale, alla quale si è presentato con un invidiabile 52 di cuore. Di tutto rilievo anche il -2 alla voce “recovery index”.

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