FUXIATEAM MONOPOLIZZA IL PODIO DELLA 160 KM DI VIVARO

PERUGIA – Il Fuxiateam di Italia Endurance Stables & Academy si conferma protagonista assoluto della scena internazionale, dominando in maniera netta la CEI3* 160 km che si è corsa a Vivaro, in provincia di Pordenone. Due dei tre gradini del podio friulano sono appannaggio della scuderia della presidente Simona Zucchetta, che insieme al resto dello staff applaude la vittoria della campionessa europea in carica Costanza Laliscia e il brillante terzo posto di Boni Viada de Vivero.  Quella esibita a Vivaro è stata un’autentica prova di forza del Fuxiateam, che ha generato un risultato strepitoso battezzando nel migliore dei modi la collaborazione avviata da Italia Endurance Stables & Academy con i due allevamenti cileni Haras Perseverancia ed Establos Al-Shaalan.

A tagliare il traguardo davanti a tutti al termine dei 160 chilometri di gara è stata Costanza Laliscia che, in sella a Perseverancia Escondido, ha vinto alla media di 16,792 km/h precedendo il brasiliano Felipe De Azevedo su Saiph Sbv e l’altro portacolori del Fuxiateam Boni Viada de Vivero su AS Embrujo a 16,427. A impreziosire la trasferta in terra friulana anche due riconoscimenti di non poco conto: il premio Best Condition assegnato dalla commissione veterinaria ad AS Embrujo e l’altrettanto importante Best Recovery fatto registrare da Perseverancia Escondido.

La soddisfazione del Fuxiateam va comunque ben oltre il risultato: intanto per il modo in cui sono stati conquistati il primo e il terzo posto, grazie a una tattica studiata in ogni dettaglio che all’inizio dell’ultimo giro ha visto Laliscia ripartire con soli 14” di vantaggio sul brasiliano De Azevedo, preceduto all’arrivo invece di quasi 12 minuti; e poi per la prestazione di grande spessore di Boni Viada de Vivero, abile ed esperto nel controllare qualsiasi tentativo di ricucire lo strappo da parte degli avversari e nel conquistare il terzo gradino del podio.

“La gara perfetta probabilmente non esiste – commenta Costanza Laliscia – ma questa di Vivaro ci è andata abbastanza vicina. Il team ha dato l’ennesima prova di affidabilità e sia il mio cavallo che quello di Boni hanno confermato le proprie grandi potenzialità nonostante il poco tempo avuto a disposizione per prepararli. Perseverancia Escondido, in particolare, è stata una grande, piacevole  scoperta. E’ stato facile gestirlo e ciò di cui è stato capace nell’ultimo giro parla da sé: ha coperto i 20 chilometri finali, gran parte dei quali in assenza di luce naturale, a 21,765 km/h”.

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